Progetto Forma Urbis
Tifernum Tiberinum
07/07/2009
Resoconto delle prime indagini effettuate dal
04 maggio al 07 luglio 2009 del Centro
internazionale di studi geocartografici storici
laboratorio di ricerca di Ernesto Paleani Editore
nel territorio di Tifernum Tiberinum (Città di
Castello)
Città di Castello è
una città di circa 40.000 abitanti dell'Umbria in
provincia di Perugia, principale centro dell'alta
valle del Tevere.
Molteplici fattori tra i
quali la struttura architettonica di spiccato
carattere rinascimentale, il numero di abitanti e
la densità di popolazione, oltreché la posizione
geografica e la parlata dialettale, la
rendono tra le meno umbre, se non la meno umbra,
delle città della regione.
L'insediamento originario
fu fondato dagli Umbri sulla riva sinistra del
Tevere in prossimità del territorio assoggettato
al controllo degli Etruschi; a partire dal III
secolo a.C., a causa dell'espansione romana, la
città fu federata di Roma e, successivamente, fu
inserita nella Regio VI Umbria. Dal I
secolo a.C. divenne municipio romano, di cui
patrono più illustre fu Gaio Plinio Cecilio
Secondo, detto Plinio il Giovane, il quale,
secondo quanto affermato in una sua lettera, fece
erigere un tempio, ultimato nel 103 a.C. o 104 a.C.,
di cui non si conosce la collocazione.
Certamente, la gens
Plinia possedeva vasti latifondi nelle
vicinanze della città ed una villa è più volte
ricordata dallo stesso Plinio il Giovane, nelle
sue lettere; gli scavi operati dall'Università
degli studi di Perugia in collaborazione con
l'Università di Alicante, in località Colle
Plinio nel comune di San Giustino, hanno permesso
di individuare la collocazione della villa di
Plinio il Giovane. La città fu chiamata Tifernum
Tiberinum dai Romani, al fine di distinguerla
dall'omonimo insediamento posto sul Metauro, Tifernum
Metaurense, e sembra che assunse una discreta
rilevanza visto che è citata anche da Plinio il
Vecchio.
Non è possibile, però,
ricostruire con certezza la struttura urbanistica
della città romana; sicuramente, però, la parte
più antica della città corrisponde alla zona
sud, dove, nel quartiere denominato Mattonata,
sono stati rinvenuti alcuni mosaici, resti di
strutture idrauliche e una porzione di muro di
quello che con ogni probabilità doveva essere un
anfiteatro.
Incerta è la datazione
della diffusione del Cristianesimo, attribuita
dalla tradizione a san Crescenziano, vissuto tra
il III ed il IV secolo, che fu martirizzato a
seguito di una condanna emessa proprio a Tifernum.
Il primo vescovo di Tifernum Tiberinum, Eubodio,
è documentato nell'anno 465.
Secondo la tradizione, la
città fu distrutta nel VI secolo ad opera del
goto Totila e successivamente ricostruita dal
vescovo Florido, poi santificato e proclamato
patrono della città. La città venne dunque
conquistata dai Longobardi e denominata Castrum
Felicitatis, per passare poi sotto il dominio
dei Franchi prima e dello Stato della Chiesa poi.
Intorno al 1100 si
organizzò in Comune e fu minacciata dalle pretese
dell'Impero, dello Stato della Chiesa, di Firenze
e di Perugia. Nella prima metà del 1200 fu
denominata Civitas Castelli e, nonostante
che le rivalità tra Guelfi e Ghibellini ne misero
spesso in pericolo la libertà, poté ugualmente
godere di prosperità.
Nel 1306 si iniziò a
costruire la chiesa dei Servi di Maria, poi
chiamata di Santa Maria delle Grazie, divenuta nel
tempo santuario mariano cittadino. Nella seconda
metà del XIV secolo divenne maggiore l'influenza
esercitata da Perugia, finché nel 1367 fu
ricondotta sotto lo Stato della Chiesa dal
cardinale Albornoz. Nel successivo anno 1368,
Brancaleone Guelfucci sollevò la cittadinaza ed
insorse; tuttavia, il popolo tifernate riacquistò
la libertà solo nel 1375, grazie all'intervento
dei fiorentini.
Nel 1422 papa Martino V
affidò la città al condottiero Braccio
Fortebraccio da Montone, la cui famiglia detenne
il dominio fino al 1440, anno in cui iniziarono le
lotte per la conquista del potere tra varie
famiglie, tra le quali i Vitelli, i Fucci e i
Tartarini.
Inizialmente si
assistette ad un'Oligarchia formata da Vitelli,
Giustini e Fucci, per passare poi al dominio dei
soli Vitelli, i quali uccisero i Fucci e fecero
scappare i Giustini.
Successivamente,
seguirono periodi di forti rivalità che videro
anche il coinvolgimento di papa Sisto IV ed un
lungo assedio alla città capeggiata da Niccolò
Vitelli. Tuttavia, a seguito di alterne vicende,
il dominio fu definitivamente preso dai Vitelli
che posero capo della città Paolo Vitelli e
Vitellozzo Vitelli.
Quest'ultimo, come noto,
fu ucciso da Cesare Borgia, detto il Valentino,
nella congiura di Senigallia (1502). Il Valentino
si proclamò duca della città e mantenne il
dominio per tutto il pontificato di papa
Alessandro VI Successivamente, fino alla fine del
XVIII secolo, la città fu assoggettata allo Stato
della Chiesa, che concedette però la reggenza ad
un governatore alle dipendenze della consulta
romana. La famiglia Vitelli, nelle alterne vicende
del XV e XVI secolo, incise notevolmente nello
sviluppo economico e nell'importanza politica
della città. Famiglia di mecenati e condottieri,
molto legati ai Medici di Firenze, abbellirono
Città di Castello con molti palazzi nei quali
furono chiamati a lavorare i maggiori artisti del
rinascimento, primi fra tutti Raffaello Sanzio e
Luca Signorelli.
Il 12 gennaio 1798 fecero
il loro ingresso in città i soldati della
Repubblica Cisalpina, che proclamarono la
repubblica, ma solo il 5 maggio successivo le
truppe francesi non furono in grado di sedare una
rivolta partita dalle campagne e di spiccata
tendenza atirepubblicana. L'ordine fu riportato il
18 giugno 1799, quando la città fu occupata dagli
Austriaci per volere del Papa.
La città riottenne
nuovamente la libertà la sera dell'11 febbraio
1849 e l'11 settembre 1860 entrò nello Stato
Italiano, seguendone da questo momento le vicende
storiche.
Durante la seconda guerra
mondiale, nel periodo dell'occupazione tedesca e
della Repubblica Sociale Italiana, il rettore del
locale Seminario, don Beniamino Schivo, si segnalò
per la sua coraggiosa opera umanitaria a favore
dei civili, dei profughi e dei perseguitati. A lui
deve la vita anche una famiglia di ebrei tedeschi
che fu accolta, nascosta e protetta dalla
deportazione fino alla Liberazione. Per questo suo
impegno di solidarietà, l'8 giugno 1986,
l'Istituto Yad Vashem di Gerusalemme ha conferito
a don Schivo l'alta onorificenza dei "Giusti
tra le nazioni"
Città di Castello fu
liberata il 22 luglio 1944.
Nella seconda metà del
XX secolo si è verificato un consistente aumento
demografico, dovuto anche all'immigrazione dalle
vicine Marche e Toscana, che ha portato il Comune
di Città di Castello a essere il quarto comune
dell'Umbria per numero di abitanti. A partire
dagli anni '60, la città ha conosciuto un
significativo sviluppo industriale, che ne ha
cambiato profondamente il volto e la vita sociale;
particolarmente sviluppati i settori grafico (con
una produzione assai articolata) e del mobile
Musei
Eventi
- Festival Alive
(novembre-marzo): concerti di musica rock,
teatro, cinema, mostre nelle varie location
offerte dalla città.
- Festival delle Nazioni
(fine agosto): concerti di musica da camera
vengono effettuati nelle più belle chiese e
nei palazzi della città
- Fiere di San Florido
(14-15-16 novembre)
- Fiere di San
Bartolomeo (23-24-25 agosto)
- Mostra Mercato
Nazionale del Libro Antico (primo fine
settimana di settembre)
- Mostra Nazionale del
Cavallo (secondo fine settimana di settembre)
- Mostra Nazionale del
Mobile in Stile
- Mostra del Tartufo
Bianco e Prodotti Agroalimentari (primo fine
settimana di novembre)
- Giornate
dell'Artigianato Storico, ultimo fine
settimana di agosto: nel centro storico della
città (rione Prato) vengono ricreate botteghe
atigiane di antichi mestieri
- Rievocazione del Canto
della Pasquella (vigilia dell'Epifania)
- Ciclo di conferenze
"Chiese e arte" (agosto-settembre)
- Dicembre organistico
(chiesa di San Francesco)
- Festa della beata
Margherita (4 maggio)
- Festa del beato Carlo
Liviero (30 maggio)
- Festa di san
Crescenziano (2 agosto)
- Festa della beata
Florida Cevoli (12 giugno).
- Festa patronale di
santa Veronica Giuliani (9 luglio)
- Festa patronale della
Madonna delle Grazie (26 agosto)
- Festa della
dedicazione della Basilica Cattedrale (23
agosto)
- Festa di san Ventura
(5 settembre).
- Palio dell'Oca -
Quartiere Mattonata - 1ª domenica di ottobre
- Festa di san Donnino
(12 ottobre)
- Festa patronale dei
santi Florido e Amanzio (13 novembre)
Personalità
legate a Città di Castello
- Alberto Burri, pittore
e scultore fra i più importanti del '900, di
cui si possono ammirare in città numerose
opere
- Papa
Celestino II
- la famiglia Vitelli
- l'attrice
cinematografica Monica Bellucci
- Daniele Bossari, che
vi abita con la compagna Filippa Lagerbäck e
la loro figlia Stella
- Federico Giunti
calciatore del Treviso
- Santa Veronica
Giuliani (1660-1727)
- Carlo Mercati, atleta,
campione del mondo di canoa
- Mario Capanna,
politico e scrittore
- Goffredo Mencagli,
generale di corpo d'armata dei Carabinieri
- Monsignor Giovanni
Muzi, vescovo, storico e fondatore delle
Figlie della Misericordia
- Padre Luigi Piccardini,
fondatore del santuario della Madonna di
Canoscio
- Beato Carlo Liviero,
vescovo e fondatore della Piccole Ancelle del
Sacro Cuore
Frazioni
Antirata, Astucci,
Badiali, Badia Petroia, Barzotti, Baucca San
Martino d'Upò, Belvedere, Bisacchi, Bonsciano,
Caifirenze, Candeggio, Canoscio, Capitana, Celle,
Cerbara, Cinquemiglia, Colcello, Coldipozzo,
Cornetto, Croce di Castiglione, Fabbrecce, Fiume,
Fraccano, Grumale, Lerchi, Lugnano, Madonna di
Canoscio, Montemaggiore, Monte Ruperto, Morra,
Muccignano, Nuvole, Palazzone, Petrelle, Piosina,
Promano, Riosecco, Roccagnano, Ronti, Rovigliano,
San Leo Bastia, San Lorenzo Bibbiana, San Maiano,
San Martin Pereto, San Pietro a Monte, San
Secondo, Santa Lucia, Scalocchio, Terme di
Fontecchio, Trestina, Uppiano, Userna, Userna
Bassa, Valdipetrina, Vallurbana, Vingone,
Volterrano.
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